A Sulmona c’è l’Abruzzo delle
narrazioni (a cura di Giovanni Lamanna)
SULMONA - L’Abruzzo ha fama di
terra indolente e aspra, generosa e ospitale, impervia e aperta, montanara e
marittima. Una terra di contraddizioni che, nel mondo della cultura, ha sempre
saputo esprimersi ai massimi livelli. La costa pescarese ha partorito figli
come Gabriele D’Annunzio ed Ennio Flaiano, ma gli Appennini hanno visto nascere
Edoardo Scarfoglio e Benedetto Croce, che a Napoli ebbero maggiori fortune: il
primo fondando il quotidiano “il Mattino”, il secondo divenendo filosofo
celebrato e intellettuale osannato. E come dimenticare il poeta Ovidio, da
Sulmona; o Ignazio Silone, nato Secondo Tranquilli a Pescina, voce narrante del
popolo abruzzese, distrutto in anni recenti da una critica faziosa e cieca,
enfatizzata dai toni scandalistici più che dal rigore scientifico; o il meno
famoso Pascal D’Angelo, “uomo di pala e di piccone”, nato a Introdacqua,
emigrato adolescente negli Stati Uniti, autodidatta della lingua inglese e
finalmente poeta e scrittore: “Noi gente delle montagne d’Abruzzo siamo una
razza a parte. Gli abitanti delle dolci pianure del Lazio e della Puglia, dove
in inverno andiamo a pascolare le nostre greggi, ci considerano un popolo di
profeti e poeti. Noi crediamo nei sogni. Ci sono strane creature che vagano per
i nostri paesi, la cui esistenza, lo sappiamo, è puramente fantastica. Da noi
ci sono uomini capaci di predire il futuro, e megere senza tempo che conoscono
i segreti della montagna, e possono curare ogni malattia, salvo le fatture,
soltanto pronunciando qualche parola” (così citato da Francesco Durante nel suo
fondamentale Italoamericana, edito da Mondadori). E origini abruzzesi ebbe
anche uno dei più grandi scrittori americani, quel John Fante che Torricella
Peligna, paese di origine del padre Nick, ricorda ogni anno nel fascinoso
festival ideato e diretto da Giovanna Di Lello.
Questa terra, dunque, ospiterà
dal 20 al 23 ottobre prossimi, a Sulmona, il primo Festival delle Narrazioni,
organizzato da Valentina Di Cesare, Jacopo Lupi, Jacopo Santostefano e Matteo
Puglielli, rappresentanti di quelle “nuove leve” della cultura abruzzese che
guarda oltre i confini regionali. Il programma (musicale, teatrale e
letterario) è in fase di definizione, ma la manifestazione vedrà la sicura
partecipazione, tra i numerosi ospiti, di Franco Arminio, Emanuele Tonon,
Maddalena Lotter, Donatella Di Pietrantonio, Francesco Borrasso e Franz
Krauspenhaar, i cui “Grandi momenti” hanno visto la luce con un altro orgoglio
abruzzese: la casa editrice Neo, che Francesco Coscioni e Angelo Biasella
guidano, con passione e competenza, da Castel di Sangro.
Nell’ambito del Festival delle
Narrazioni è stato indetto anche un premio letterario (ideato da Alessio
Romano), non a caso intitolato alle Metamorfosi, da assegnare a un romanzo
pubblicato nel corso del 2016 che abbia come tema quello della trasformazione,
della crescita e dell’evoluzione, sia individuale che sociale. Per partecipare
al concorso, le opere dovranno pervenire entro il 25 settembre 2016 alla
libreria “Punto e a capo” di Sulmona.
La selezione delle opere premiate
avverrà in due fasi: il comitato di lettura (presieduto da Alessio Romano in
collaborazione con Valentina Di Cesare e Jacopo Lupi) designerà i tre romanzi
vincitori del Premio Metamorfosi 2016; successivamente, una giuria popolare
composta da 24 lettori forti procederà alla votazione fra i tre vincitori e
assegnerà il Premio della giuria popolare. LEGGI QUI IL BANDO COMPLETO



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